Ricostruzione sisma 2016: Superbonus invariato nelle zone colpite

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Nel corso del seminario “Ricostruiamo Amatrice” è intervenuto il Commissario Castelli e una delegazione del Consiglio Nazionale

Si è tenuto ieri il seminario “Ricostruiamo Amatrice”, un importante momento di confronto per fare il punto sulla programmazione strategica ed operativa della ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 2016, con focus sulla cittadina laziale che più di altre ha sofferto le conseguenze dell’evento. L’evento - organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Rieti con la collaborazione, tra gli altri del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e della Rete delle Professioni Tecniche – ha visto la partecipazione del Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli.

Il Commissario ha ripreso la nota diffusa dai suoi uffici con la quale ha precisato che il Superbonus nelle zone sismiche resta invariato, anche dopo il decreto n. 212/2023. Nell’occasione sono stati anche approfonditi alcuni aspetti di una norma particolarmente complessa con la quale, alla fine del 2023, il Governo ha provato a chiudere l’esperienza della maxi agevolazione.

 

Elio Masciovecchio, Vice Presidente del CNI, dopo aver portato i saluti del Consiglio Nazionale, si è espresso così: “La ricostruzione, al di là dei mattoni, è essenziale per la rinascita di un territorio. La forza della motivazione dei cittadini e le sollecitazioni, anche da parte degli Ordini, che tendono a stimolare la società civile a fare corpo unico, sono l’elemento vincente per la rigenerazione delle aree interne, a maggior ragione se terremotate”.

 

Alberto Romagnoli, Consigliere CNI con delega alla ricostruzione, nel corso del suo intervento è tornato sulla questione Superbonus. “Il D.L. 212/2023 che ha chiuso l’epoca del Superbonus – ha detto - non ha introdotto impatti nella ricostruzione post sisma nel Centro Italia. Sarà infatti possibile fino al 31.12.2025 ricorrere in questo territorio all’utilizzo del Superbonus 110%. Viene introdotto tuttavia l’obbligo di stesura di contratti assicurativi entro un anno dalla data di conclusione dei lavori. Intelligentemente il territorio del cratere diventa un laboratorio dove avviare l'attuazione dell'obbligo assicurativo degli immobili contro eventi sismici. A tal proposito il CNI tiene a ringraziare il Commissario Castelli per questo risultato”.

Roma 12 gennaio 2024

Comunicato stampa