65° Congresso Ingegneri – Brunetta: “alla PA serve gente come gli ingegneri, capaci di fare, di costruire”
Il Ministro della Pubblica Amministrazione ha espresso i suoi saluti all’avvio dell’edizione parmense del Congresso degli Ingegneri intitolato “Next. Ri-costruire un nuovo rapporto tra cultura tecnica e società.
“Gli ingegneri italiani iscritti sono 243mila. Se potessi vi vorrei tutti nella Pubblica Amministrazione!”. Il Ministro della PA Renato Brunetta esordisce così, con quella che solo apparentemente può sembrare una battuta, il suo discorso di saluti al 65° Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia, iniziato oggi a Parma presso l’Auditorium Paganini e che proseguirà fino a sabato prossimo.
“Dopo anni di desertificazione della PA – ha poi aggiunto Brunetta – sarei felice che all’interno delle nostre amministrazioni ci fosse gente come voi ingegneri, capace di fare, di costruire. Oggi abbiamo un’occasione irripetibile: il PNRR. Per la prima volta l’Europa ha la capacità di fare debito comune. Per gestire i circa 235 miliardi di euro disponibili è necessario dotarsi di capitale umano, di figure professionali in grado di gestire i numerosi progetti. Solo così potremo restituire un’Italia davvero cambiata.
Nei prossimi giorni vareremo un provvedimento di semplificazione del reclutamento di figure tecniche, anche attraverso l’ausilio delle piattaforme fornite dagli Ordini. Appronteremo un portale nel quale confluiranno i curricula dei tecnici italiani, in modo da consentire alla PA di scegliere i migliori. Prevediamo contratti a termine di 3+2 anni con remunerazione all’altezza dei valori di mercato”. Poi termina: “abbiamo bisogno di voi, abbiamo bisogno di ingegneri!”.
Ai saluti di Brunetta ha fatto seguito l’intervento di Susanna Dondi, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Parma. “Siamo qui – ha detto - con la nostra professionalità che oggi più che mai richiede di essere messa in gioco senza ostacoli burocratici: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che è oggetto del nostro Congresso, è la grande occasione per il Paese e per le sue forze migliori, a patto però che vengano realizzate riforme attese da anni e mai portate a termine. Noi ingegneri non possiamo fare da spettatori ma dobbiamo essere artefici del cambiamento. Il ruolo dell'ingegnere è fondamentale per l'attuazione del PNRR perché molte delle caratteristiche sono parte del nostro DNA. Noi ingegneri ci siamo".
A seguire altri saluti istituzionali tra cui quelli del Sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e del Capo dei VVF Fabio Dattilo.
A breve è attesa la relazione del Presidente CNI Armando Zambrano.
Roma 17 maggio 2021