Corsi in ingegneria al primo posto per numero di immatricolazioni
Secondo il rapporto del Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, si ridefiniscono gli equilibri tra le diverse classi di laurea e si ridimensiona il peso del ramo civile-ambientale.
Dopo oltre dieci anni di flessione, l’Università italiana torna ad attrarre i giovani. I corsi in ingegneria, inoltre, consolidano il loro primato tra tutti i gruppi disciplinari, sebbene si stia riducendo in maniera consistente il numero di immatricolazioni nelle classi del settore civile-ambientale.
Queste le principali tendenze fotografate dal rapporto del Centro Studi CNI sugli immatricolati ai corsi di ingegneria nell’anno accademico 2015-16. Il documento registra il perdurare di una inversione di tendenza nel 2015: gli immatricolati totali (considerando tutte le discipline) continuano ad aumentare, essendo passati da 255.294 del 2014-15 a 260.761 nel 2015-16.
Torna a crescere, inoltre, la quota di diplomati che prosegue gli studi: quasi il 58% si è iscritto ad un corso di laurea (nell’anno accademico precedente era il 56,8%). Tuttavia, siamo ancora lontani dai valori registrati nella prima metà degli anni duemila.
Se ci si limita all’analisi degli immatricolati ai corsi di ingegneria, scopriamo che il dato è perfettamente in linea col trend generale. Negli ultimi due anni accademici, infatti, si è passati da 46.748 a 48.610 immatricolati. Ma mentre quelli alle classi di ingegneria informatica sono aumentati del 7,3% e quelli di ingegneria industriale sono cresciuti del 7,8%, gli immatricolati alle classi afferenti il ramo edile ed ambientale si sono ridotti del 7,4%.
Per l’analisi completa dei dati si rimanda alla lettura del rapporto allegato.
Roma 27 aprile 2017
Allegato - Rapporto Centro Studi CNI