Realizzazione delle opere: indispensabile la collaborazione tra pubblico e privato

 02_copy_copy_copy_copy.jpg01_copy_copy_copy_copy.jpg03_copy_copy.jpg

 

In occasione della Giornata Nazionale dell’Ingegneria Economica progettisti e imprese puntano sulla centralità del Partenariato pubblico privato. Il Vice Ministro Sisto: “Superare una dicotomia storica”.

L’ingegneria economica è la disciplina che integra tecnica ed economia, fornendo strumenti necessari per effettuare adeguate scelte strategiche. Esplorare temi come la collaborazione tra pubblico e privato e il project financing, la valutazione degli investimenti e la gestione dei progetti, consente di affrontare le sfide economico-finanziarie promuovendo una mentalità orientata alla creazione di valore nella progettazione e nella realizzazione delle opere di ingegneria. Si tratta di temi molto cari al Consiglio Nazionale degli Ingegneri che, non a caso, ha dedicato una delle ultime monografie del suo organo ufficiale “L’Ingegnere Italiano” al concetto di “Valore”. Da queste premesse nasce la seconda Giornata Nazionale dell’Ingegneria Economica organizzata dal CNI assieme ad ANCE, in programma il 15 e 16 aprile a Roma.

I lavori sono stati preceduti dai saluti istituzionali. In rappresentanza del Ministero della Giustizia è intervenuto il Vice Ministro Francesco Paolo Sisto. “Dal punto di vista istituzionale – ha detto – col partenariato pubblico privato si è voluto superare una dicotomia storica. Il pubblico e il privato, nell’ambito del rispetto delle regole, possono lavorare assieme per realizzare l’interesse pubblico. Un tema fondamentale è quello della responsabilità. L’ingegnere, il progettista deve essere consapevole di questa responsabilità che va di pari passo con la crescita della complessità dell’attività di progettazione. Senza dimenticare, però, il tema della corretta distribuzione delle responsabilità”.

“Siamo chiamati a governare una complessità crescente dettata da cambiamenti dirompenti che toccano l’economia mondiale, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità. Così Federica Brancaccio, Presidente di ANCE “per questo l’alleanza con gli ingegneri è fondamentale per garantire quell’approccio tecnico, economico-finanziario e ambientale, indispensabile per vincere queste nuove sfide”.

“Ringrazio la nostra Consigliera Ippolita Chiarolini per aver organizzato questa seconda Giornata dell’Ingegneria Economica, un tema relativamente nuovo ma di grande importanza – ha detto Angelo Domenico Perrini, Presidente del CNI -. Oggi, date le attuali condizioni, per la realizzazione delle opere pubbliche è indispensabile il Partenariato pubblico privato. Lavoriamo allo sviluppo della società attraverso delle soluzioni che rispettino il nostro ambiente, sebbene la situazione internazionale spinga a fare passi indietro. Si prenda la questione dei dazi che all’improvviso ci ha riportato molto indietro nel tempo. Proprio a causa del difficile contesto è necessaria un’azione unitaria di tutti i soggetti interessati. Consideriamo molto importanti anche i rapporti col mondo delle Università, in particolare su un tema a noi molto caro, quello della laurea abilitante sul quale la collaborazione da parte delle imprese è fondamentale. Occorre lavorare per far sì che la società diventi consapevole di tutto ciò”.

I lavori sono stati introdotti dalla Consigliera del CNI Ippolita Chiarolini. “In un contesto caratterizzato da risorse limitate e da una concorrenza intensa, l’ingegneria economica contribuisce a ottimizzare i processi e a migliorarne l’efficienza e l’efficacia. Questo il contesto che sta alla base di questo nostro evento che abbiamo avuto il piacere di organizzare assieme ad ANCE. Al centro del nostro dibattito c’è il tema del Partenariato pubblico privato. Si tratta di un’operazione economica per una collaborazione di lungo periodo con risorse finanziarie reperite in misura significativa dal privato, per la quale la realizzazione e la gestione del progetto spetta alla parte privata, mentre il pubblico definisce obbiettivi e ne verifica l’attuazione. Il rischio operativo è allocato al privato. Una soluzione che diventa indispensabile, soprattutto a partire dall’attenuazione degli effetti del PNRR e degli investimenti pubblici”.

Fabio Corvo (Presidente della Consulta degli Ordini degli Ingegneri della Sicilia), che ha condotto i lavori assieme ad Ippolita Chiarolini, ha presentato i dati del Centro Studi del CNI relativi al project financing nelle gare per i servizi di ingegneria. Nel 2024 sono stati posti a base d’asta 1,9 miliardi di euro, laddove nel 2016 erano 1,8. Il picco si è registrato nel 2023 con 10,2 miliardi, dato però condizionato da una grossa gara per Roma Capitale. Nel 2024 l’85,5% delle gare sono state aggiudicate con procedura aperta, il 15,6% con procedura negoziata, lo 0,9% con quella ristretta. Nel 33% dei casi la stazione appaltante è risultata essere un Comune, nel 18,3% una Provincia, nel 11,9% una Spa/Srl, nel 25,7% altri soggetti pubblici. Sempre relativamente al 2024 l’ambito di progettazione principale è stato quello di impianti tecnologici-elettrici, termini, condizionamento, telecomunicazioni col 47,6%, al 29,3% edilizia e carpenteria, al 22,6% Direzione lavori-coordinamento sicurezza, al 20,2% impianti di pubblica illuminazione centrali e cabile di trasformazione.

La prima sessione di lavoro di martedì è stata dedicata allo stato delle cose del Partenariato pubblico privato. Regina Genga (Dirigente della Ragioneria Generale dello Stato) ha illustrato il Portale del Partenariato pubblico privato, mettendo in evidenza alcune criticità, tra cui l’utilizzo disomogeneo del portale da parte delle varie aree geografiche del Paese. Piero Patrucco (Vice Presidente di ANCE) ha rilevato che col venire meno del PNRR diventa indispensabile il coinvolgimento di risorse private, quindi è fondamentale lo strumento del Partenariato pubblico privato. Per questo è necessario un cambiamento culturale di imprese, Pa e mondo finanziario a favore del ppp, perché bisogna vincere la diffidenza verso uno strumento poco conosciuto ma dalle grandi potenzialità. Purtroppo, ha sottolineato Petrucco, il correttivo del codice appalti è andato nella direzione opposta. Giampiero Fortunato (ANCI), infine, ha trattato il tema della finanza di progetto (art.193) alla luce del Correttivo del Codice Appalti, soffermandosi su alcune problematiche tra cui la questione del diritto di prelazione.

La seconda sessione è stata dedicata ad alcuni casi di successo di PPP. Jacopo Cosso (Energy Efficiency Public Sector A2A) ha illustrato un caso di efficientamento energetico. Giuseppe Argirò (Aamministratore delegato di CVA) si è soffermato sul concetto di scelta, spiegando che cos’è un piano strategico. Corrado Bina (Amministratore delegato di Acinque Innovazione) ha illustrato il caso Ice Arena, un centro polisportivo di Varese.

L’ultima sessione della giornata di martedì è stata dedicata alle prospettive del PPP. Sandro Catta (Consigliere del CNI) ha scandagliato le possibilità della collaborazione del pubblico e privato per la realizzazione degli impianti sportivi, anche alla luce dell’esperienza maturata con la Giornata Nazionale dell’Impiantistica Sportiva, evento organizzato dal CNI lo scorso anno. In particolare, Catta ha ricordato lo stato precario di molti impianti sportivi nel nostro Paese e, al tempo stesso, le grandi potenzialità economiche che possono generare, soprattutto in termini di indotto. Ha citato, come esempio, il caso dello stadio Emirates dell’Arsenal che, in termini di finanziamento della realizzazione, ha sfruttato proprio la collaborazione tra risorse pubbliche e private, al pari di altri casi italiani, come quello dello stadio della Juventus. A completare i lavori del martedì Carlo Napoleoni (Divisione Impresa Banca Iccrea) che ha portato il punto di vista del sistema bancario in tema di finanziamento dei progetti, Federico Merola (Amministratore delegato di Arpinge) che ha proposto l’ottica di un istituto composto da investitori di tipo previdenziale (Inarcassa, Cassa Geometri e Eppi) e Antonio Rigon (Amministratore delegato di Sinloc) che ha sottolineato come il Correttivo al Codice Appalti abbia creato ulteriore complessità.

Roma 16 aprile 2025

Comunicato stampa

Allegato: Bandi per project financing