Il progetto “Subnational Doing Business” della Banca Mondiale
Pubblicato in lingua italiana lo studio comparativo sulla facilità di fare impresa in Italia che si è avvalso della collaborazione della categoria degli ingegneri.
Il Gruppo della Banca Mondiale, in collaborazione col Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ottobre 2018 ha avviato il nuovo studio “Subnational Doing Business” finalizzato a misurare le regolamentazioni applicate alle attività economiche ed il conseguente impatto sugli operatori locali in diverse località d’Italia. L’indagine è ora disponibile anche in lingua inglese al seguente link:
https://italian.doingbusiness.org/it/reports/subnational-reports/italy
da dove è possibile scaricarlo in formato PDF.
Lo studio della Banca Mondiale, fondato sulla metodologia del report annuale “Doing Business” ha preso in esame le esperienze di alcune città selezionate, concentrandosi sulle piccole e medie imprese locali. Oltre Roma, le altre aree identificate sono state le città di Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Reggio Calabria e Torino, i cui Ordini territoriali degli ingegneri sono stati contattati, per il tramite del CNI, per essere coinvolti relativamente agli indicatori inerenti le attività della categoria rilevanti nell’avvio di un’attività economica (in particolare “ottenimento dei permessi edilizi” e “acquisizione di una fornitura di energia elettrica”). A suo tempo le città degli Ordini campione sono state individuate direttamente da Banca Mondiale sulla base del criterio demografico ponderato con quello della rappresentatività territoriale.
“Ancora una volta – ha dichiarato Armando Zambrano, Presidente CNI – a nome del Consiglio Nazionale desidero ringraziare per il prezioso supporto offerto gli Ordini individuati dalla stessa Banca Mondiale che hanno partecipato a questa preziosa indagine”.
“Grazie a questo studio – ha aggiunto Angelo Valsecchi, Consigliere Segretario CNI - si sono potute evidenziare possibili riforme per migliorare l’ambiente nel quale viene esercitata la professione, particolarmente utili nell’attuale, difficile fase”.
Roma 6 maggio 2020