63° Congresso Ingegneri Italiani – Massa: “Essere classe dirigente significa non scambiare per emergenze cio’ che dovrebbe essere normalita’
Gianni Massa, Vice Presidente CNI, ha chiuso i lavori della prima giornata del 63° Congresso degli Ingegneri con un modulo dedicato alla contaminazione di esperienze e linguaggi.
La prima giornata del 63° Congresso degli Ingegneri Italiani si è completata col modulo che ha accompagnato all’edizione 2019 dell’iniziativa Scintille, curata da Gianni Massa, Vice Presidente del CNI.
“Il crollo del ponte Morandi – ha detto Massa - ha messo in evidenza un cortocircuito, quello della comunicazione. I nostri rappresentanti politici, presenti e passati, hanno dichiarato la necessità urgente di fare la ricostruzione bene e in fretta, quindi di derogare al codice. E’ ovvio e corretto che sia urgente e che si abbia necessità di procedimenti delicati. E’ un cortocircuito il fatto che la stessa parte politica dedicata a esprimere le norme dica che quelle norme stesse non possono essere utilizzate per farle bene e in fretta.
“Toninelli ha detto che dobbiamo essere al centro del rilancio nazionale. Per essere al centro e costruire classe dirigente è necessario non scambiare per emergenza ciò che dovrebbe essere la normalità. Occorre essere consapevoli che per costruire ed essere classe dirigente non abbiamo necessità di gratuità. Abbiamo parlato di codice appalti, di necessità di semplificare. Il Presidente del Consiglio sarà il coordinatore delle semplificazioni, è necessario per noi cambiare il linguaggio. Abbiamo parlato di legalità e di come questo paese ha deviato e si è lasciato prendere la mano per combattere la corruzione. Gli effetti sono una proliferazione esponenziale delle leggi.
“Che cosa può fare un ordine professionale? Può essere quel luogo dove gli ingegneri che lavorano all’interno dell’amministrazione, insieme a quelli sussidiari, incrociano le proprie idee, si confrontano. L’ordine può coinvolgere altri linguaggi, come stiamo facendo da alcuni anni”.
Proprio alla contaminazione dei linguaggi e delle esperienze è stato dedicato il modulo “Storie, visioni, ingegno” che ha beneficiato dei contributi di Giorgia Zunino (ASL Roma), Adriana Rossi (Cern), Gianluca Semprini (Giornalista RAI) e Gabrielle Greison (Fisica e scrittrice).
Roma 12 settembre 2018