63° Congresso Ingegneri Italiani – Toninelli: “Gli ingegneri devono essere al centro del rilancio nazionale”. Lezzi: “Valorizzare l’investimento sull’ingegnere come risorsa umana”

Gli interventi dei Ministri delle Infrastrutture e del Sud hanno avviato la serie di saluti istituzionali che aprono il Congresso degli Ingegneri. Zambrano: “Chiediamo un piano di messa in sicurezza delle infrastrutture”.

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 “Servono più ingegneri in questo paese per avviare il processo che garantisca la sicurezza. I responsabili degli eventi recenti sono coloro che non hanno voluto intervenire. Al Ministro Toninelli chiederemo un piano di messa in sicurezza delle infrastrutture. E’ necessario capire dove vogliamo andare, su quali priorità vogliamo lavorare. Serve un protocollo nazionale che impegni il paese a vigilare secondo standard. Un Protocollo Nazionale è indispensabile“. Così Armando Zambrano, Presidente del CNI, nelle battute di apertura del 63° Congresso degli Ingegneri Italiani, al quale hanno partecipato i Ministri Danilo Toninelli (Infrastrutture e trasporti) e Barbara Lezzi (Sud).

Il Ministro Toninelli si è espresso così: “Non vi nascondo l’emozione nell’essere qui di fronte a quella che dovrebbe essere la classe dirigente di cui il paese ha bisogno. Mi fa piacere essere qui. Voi per professione vi trovate nella parte di chi fa e chi realizza le cose. La prima opera da realizzare è la somma di tante piccole opere di cui abbiamo bisogno. La più grande opera sarebbe mettere insieme a livello nazionale tante piccole grandi opere. Il crollo di Genova? Oggi appare ingeneroso prendersela con l’ingegner Morandi, perché la colpa è di chi doveva controllare, con la complicità dello stato che ha tollerato una politica che ha preferito lasciare il bottino a potentati economici in cambio di favori e poltrone. Ora il nuovo ponte che faremo fare allo stato dovrà raggiungere due traguardi: la svolta del settore pubblico e la rinascita di Genova, che traccerà una linea ideale. Il nuovo ponte sarà un’immagine per la città. Il piano urbanistico andrà modificato. Stop alle grandi opere inutili che non si integrano col territorio, bisogna cambiare approccio. Voi ingegneri dovete essere al centro di questo rilancio nazionale. Lo stato deve consentirvi di liberare le vostre energie e le vostre competenze. È assurdo vedere ingegneri giovani e precari, che sopravvivono alla giornata. Costituiremo un’agenzia pubblica indipendente per gestire la sorveglianza delle infrastrutture. Metteremo tanti professionisti. La tecnologia ci permette di sorvegliare le opere in modo ottimale. Stiamo lavorando per rendere efficaci l’eco bonus ed il sisma bonus. È un grande momento di innovazioni vorticose, il Governo vi vuole ascoltare e vi chiede una mano, vi chiediamo di giocare un ruolo fondamentale. Genova e l’Italia non rinascono senza di voi. Vi ringrazio e vi auguro buon lavoro. Ho dato mandato alla mia segreteria di fissare un incontro”.

A seguire è intervenuta Barbara Lezzi: “Non dobbiamo metterci da parte rispetto a grandi responsabilità. Un’Europa forte può avere parola rispetto ai grandi paesi del mondo. Se è governata da due persone che decidono per tutti i paesi. I cittadini non hanno desideri inconfessabili, a meno che non sia inconfessabile arrivare a fine mese. Tutto l’investimento sull’ingegnere, come risorsa umana, non deve essere perduto. La mancanza di investimenti che ha visto il nostro paese protagonista ha penalizzato anche chi si era già formato ed aveva una professione. Vi auguro una tre giorni di eccellente lavoro e vi ringrazio per la vostra disponibilità. Ci siamo già parlati due volte, abbiamo costruito una rete con gli stakeholders del nostro paese: dobbiamo parlare di tutto con tutti”.

Roma 12 settembre 2018

Comunicato stampa