Le norme UNI a tutela del patrimonio artistico e culturale: un contributo in vista del World Engineering Forum 2017
A Roma dal 26 novembre al 2 dicembre il WEF: tema centrale sarà la salvaguardia del patrimonio artistico-culturale, ambito in cui l’Ente Italiano di Normazione è da sempre attivo con la pubblicazione di oltre 70 documenti normativi
Milano, 23 novembre - WEF 2017: La salvaguardia del patrimonio culturale - Dal 26 novembre al 2 dicembre si terrà a Roma il World Engineering Forum (WEF) 2017, evento internazionale in cui quest’anno si discute di tematiche di ingegneria, delle migliori pratiche relative all’applicazione delle tecnologie più rilevanti nell’ambito della salvaguardia del patrimonio artistico e culturale. “Salvaguardare il patrimonio dell’umanità: una sfida per l’ingegneria” è infatti il tema intorno a cui ruoteranno i lavori del WEF 2017, inaugurati lunedì 27 novembre dalla relazione Philippe Pypaert – Programme Specialist UNESCO – intitolata “Safeguarding humankid’s heritage: the great challenge”.
L’attività UNI in questo settore - Il nostro Paese ha un’eredità di inestimabile valore da preservare e tutelare, e alcuni recenti episodi come il crollo di un frammento dal soffitto della basilica di Santa Croce a Firenze, che ha causato la morte di un turista, hanno riaperto il dibattito sull’incuria nazionale. UNI, l’Ente Italiano di Normazione, che da quasi cento anni elabora e pubblica norme tecniche volontarie in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario, è da sempre impegnato attivamente nella conservazione e nella salvaguardia del patrimonio culturale attraverso la pubblicazione di numerose norme tecniche. Sono oltre 70 le norme che UNI ha pubblicato inizialmente a seguito di un accordo siglato con l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro e successivamente con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, tutte volte al miglioramento della tutela del patrimonio artistico nazionale.
Le norme UNI - Fra le norme pubblicate dall’Ente nell’ambito della conservazione dei beni culturali, va ricordata quella sulla prestazione energetica degli edifici storici (UNI EN 16883), che fornisce tutte le linee guida per il miglioramento sostenibile della prestazione energetica di edifici di interesse storico, architettonico o culturale. DI grande rilievo sono anche le linee guida sui metodi di campionamento dei materiali (UNI EN 16085), sui metodi di trasporto e imballaggio dei beni culturali (UNI EN 16648 e UNI EN 15946), sul rilevamento della carica microbica dell’aria in ambienti interni (UNI 11527). E ancora: le norme sulle tecniche di pulitura laser per i beni culturali (UNI EN 16782), quelle sui requisiti di manufatti lignei, materiali lapidei naturali e artificiali, malte storiche e da restauro…
Recentemente UNI si sta occupando del tema dell’illuminazione dei beni culturali in ambito museale: è stato infatti attivato un gruppo misto, che studia il possibile impatto di questo fattore
sui manufatti in ambito museale, con l’obiettivo di definire le procedure per realizzare una adeguata illuminazione che tenga conto della corretta conservazione delle opere.
La protezione del patrimonio a livello nazionale e europeo – UNI è membro dello European Committee for Standardization (CEN), l’ente europeo che sviluppa norme anche nel settore dei beni culturali. Il presidente del comitato tecnico CEN che si occupa della conservazione dei beni culturali è dal 2004 l’italiano Vasco Fassina, che sottolinea il ruolo propulsivo del nostro Paese nell’uniformare le norme a livello comunitario: “su proposta dell’UNI, nel 2004 è iniziata l’attività normativa a livello europeo con la costituzione del CEN TC 346 ‘Conservation of Cultural Heritage’ avente lo scopo di armonizzare le varie metodologie di studio, conservazione e restauro adottate dai singoli paesi membri. Tale necessità, avvertita a livello italiano, era legata alla liberalizzazione, introdotta dall’Unione Europea nel settore del restauro, che avrebbe permesso ai restauratori e alle imprese di restauro di tutta Europa di operare in qualsiasi paese membro dell’UE. Il comitato tecnico era stato proposto dall’Italia nell’intento di salvaguardare i principi fondamentali che sono alla base di una corretta conservazione del bene culturale.”
In tredici anni di attività sotto la presidenza e segreteria italiana sono state prodotte più di 30 norme in vari ambiti legati alla conservazione. UNI ribadisce il suo impegno per la tutela di un patrimonio artistico vasto, antico e prezioso come quello italiano, che necessita di procedure chiare che vengano recepite dal più ampio numero possibile di istituzioni e enti museali.