“Equo compenso per i professionisti più vicino”
Nella conferenza stampa di stamane alla Camera, Il Comitato Unitario delle Professioni e la Rete Professioni Tecniche hanno espresso soddisfazione per l’approvazione al Senato di un emendamento al Decreto Legge Fiscale. Appuntamento al 30 novembre al Teatro Brancaccio di Roma per l’evento che sancirà l’unità delle professioni.
Roma 15 novembre 2017 - “Ringraziamo il Governo e tutte le forze politiche che hanno trovato la convergenza sul tema dell’equo compenso, introducendo l’estensione di questo diritto a tutti i professionisti. E’ un risultato che aspettavamo da tempo e lo consideriamo molto importante. Sarà necessario limare qualcosa, vigilare sull’iter parlamentare, ma è una base importante da cui partire”. Così Marina Calderone (CUP) e Armando Zambrano (RPT) hanno commentato l’approvazione, avvenuta la scorsa notte, da parte della Commissione Bilancio del Senato, dell’emendamento - proposto dal relatore Sen.Lai (PD), a seguito dell’apertura del Governo - che allarga l’introduzione dell’equo compenso a tutti i professionisti. L’occasione è stata la conferenza stampa di presentazione dell’evento del 30 novembre prossimo dedicato proprio all’equo compenso, organizzato congiuntamente da CUP e RPT, cui sono state invitate tutte le associazioni professionali, nonché politici ed esponenti del Governo.
“Fa piacere constatare – ha dichiarato Calderone – di aver fatto un grande passo in avanti dopo essersi posti un obiettivo. Con l’allargamento a tutti i professionisti dell’equo compenso si afferma la dignità del lavoro professionale. Questo risultato renderà ancora più interessante la manifestazione del 30 novembre che sarà ricca di contenuti e testimonierà il fatto che quando marciamo uniti possiamo perseguire grandi obiettivi”.
“Per troppo tempo – ha affermato Zambrano – i professionisti si sono sentiti sotto tiro. Non è stata riconosciuta la loro specificità. I professionisti italiani nel panorama internazionale rappresentano una straordinaria eccellenza, sebbene su di loro gravi un complesso di obblighi. Ora è necessario che tutti i professionisti, ordinistici e non, continuino a lavorare assieme perché hanno idee, progetti ed energie da mettere a disposizione del Paese”.
Alla conferenza stampa sono intervenuti alcuni rappresentanti istituzionali. Federica Chiavaroli, Sottosegretario al Ministero della Giustizia con delega alle professioni, si è espressa così: “Mi fa molto piacere essere qui a parlare dell’approvazione di una norma, come quella sull’equo compenso, che fissa un principio molto chiaro: essa si applica a tutti i professionisti e a tutti i committenti, senza distinzioni”.
Il Presidente della Commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, ha annunciato che l’approvazione dell’emendamento supera di fatto il suo disegno di legge. Ha poi aggiunto: “Esprimo piena soddisfazione per questo risultato. L’emendamento approvato questa notte riconosce l’equo compenso a tutti i professionisti, fissando un obbligo per tutti i committenti. Approfitto per fare i complimenti a CUP e RPT per il lavoro svolto. Sono stati bravi a tenere la barra dritta e a rappresentare, con argomentazioni forti, la bontà delle loro ragioni”.
L’efficacia dell’impegno congiunto CUP-RPT sul tema è stato sottolineato anche dal Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, il quale ha poi aggiunto: “Quando si ottiene un risultato come questo, tutt’altro che scontato, bisogna essere orgogliosi. E’ stato un lavoro duro ma tutti assieme siamo stati capaci di concentrare gli sforzi su un obiettivo. Il caso Catanzaro, ma ancor di più la sentenza della Consiglio di Stato, rischiavano di far passare il concetto del lavoro gratuito che io combatto da sempre. Invece è arrivato questo importante passo in avanti. Il 30 novembre sarà anche un’occasione per rivendicare questo risultato dei professionisti”.