Professionisti antincendio: sussidiarietà aumenta responsabilità
Gaetano Fede (Consiglio Nazionale degli Ingegneri), intervenuto ad un evento di Made Expo dedicato a sicurezza ed incendi, ha sottolineato il fondamentale ruolo di supporto allo Stato che possono svolgere i professionisti antincendio, a patto che siano capaci e responsabili.
“Per i professionisti antincendio è l’ora della responsabilità e della sussidiarietà”. Queste le parole chiave lanciate da Gaetano Fede, Consigliere del CNI, intervenuto ieri pomeriggio al convegno “Sistemi di sicurezza di protezione dal fuoco”, nell’ambito del Made Expo in programma in questi giorni a Milano.
“I professionisti antincendio – ha detto Fede – saranno chiamati sempre di più a svolgere una funzione di sussidiarietà nei confronti dello Stato. Ciò consentirà di accelerare le procedure e di avere tempi più rapidi nella realizzazione delle opere. Per fare tutto questo, però, servono professionisti capaci, in grado di fare le cose per bene, che siano responsabili. Le nuove opportunità professionali che si creeranno dovranno essere appannaggio di persone capaci e responsabili”.
Gaetano Fede, a questo proposito, ha ricordato come la pubblicazione del nuovo Codice di prevenzione incendi determinerà un ulteriore trasferimento di responsabilità, sia pure su base volontaria. In prospettiva si verificheranno le condizioni per un trasferimento completo di responsabilità verso il professionista antincendio che resterà l’unico attore della disciplina e unico responsabile della progettazione. Si realizzerà, in sintesi, la “sussidiarietà totale” della prevenzione incendi.
“In questo quadro – ha concluso Fede - diventa fondamentale il ruolo svolto dagli Ordini professionali, in particolare quello degli Ingegneri, chiamati a verificare che i propri iscritti rispettino i principi dell’etica professionale. In particolare, il principio etico fondamentale cui sono chiamati gli ingegneri è quello di svolgere la propria attività massimizzando la sicurezza per la collettività. E’ opportuno ricordare che la mancata osservanza dei precetti stabiliti dal Codice deontologico costituisce un illecito disciplinare che può essere punito anche con la cancellazione dall’Albo degli Ingegneri”.
Roma 9 marzo 2017