Le professioni tecniche hanno illustrato al Governo il proprio Piano di prevenzione del rischio sismico
Alle ore 11, nell’ambito delle consultazioni del Governo sul piano “Casa Italia”, la Rete delle Professioni Tecniche ha illustrato oggi le prime proposte per la definizione di un Piano di prevenzione del rischio sismico.
Tale Piano prevede azioni concrete e costi presumibili per mettere in sicurezza il territorio e il patrimonio edilizio, urbano e rurale, nel rispetto dell’identità dei luoghi e dei paesaggi e che tiene conto, al tempo stesso, dei diversi aspetti della sicurezza del rischio sismico. Si tratta di un primo schema di intervento che risponde alla necessità di agire celermente e in maniera efficace, non essendo la prevenzione ulteriormente procrastinabile se si considera la drammatica regolarità con la quale si verificano gli eventi sismici nel nostro Paese.
La RPT, inoltre, ritiene che l’azione di prevenzione del rischio e la messa in sicurezza degli edifici debbano essere, gradualmente nel tempo, uniformate ad un principio di obbligatorietà stabilito per legge. Anche perché i professionisti tecnici stimano in circa 30 anni l’orizzonte temporale della messa in sicurezza degli edifici e in circa 100 miliardi di euro il costo stimato.
Inoltre, propone programmi di sensibilizzazione sul rischio sismico nelle scuole e corsi di aggiornamento dei professionisti tecnici per l'attuazione del piano di prevenzione. Il documento che la RPT ha illustrato al Governo propone alcuni indirizzi operativi e metodologici per la definizione del Piano. A questo proposito, i professionisti tecnici ringraziano il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti ed il Ministro Delrio per la disponibilità mostrata nei confronti dei professionisti tecnici italiani e le loro proposte.
Le proposte della Rete saranno quanto prima messe a disposizione della stampa.
Roma 6 settembre 2016