A OPENVerona le officine del network giovani ingegneri italiani al lavoro
#OPEN#partecipazione#cambiamento#futuro
“Qui c’è il futuro” così Ilaria Segala e Luca Scappini hanno aperto l’incontro del network giovani nazionale. E hanno ragione! Ilaria, Luca, Giulio, Carlo e tantissimi amici di Verona (non li cito tutti sia perché me ne dimenticherei qualcuno sia perché, in questo processo di cambiamento che coinvolge un numero incredibile di amici, molti non li conosco) possono sicuramente essere definiti pionieri e innovatori dell’ecosistema dell’ingegneria italiana. Chapeau per l’Ordine di Verona, officina che interpreta fino in fondo il ruolo di smontaggio e rimontaggio delle idee della città e del territorio. Che è, realmente, un attivatore di intelligenza collettiva. Bella riunione. Operativa e produttiva. Idee su cui lavorare, nelle officine, per produrre visioni e proposte per il Consiglio Nazionale, per l’ingegneria italiana e non solo. Nel mondo del lavoro odierno, frammentato e multiforme, coesistono, accanto all’assenza (il tratto più preoccupante), forme tradizionali, moderne e contemporanee. Lavoro è sicurezza, è fiducia nei propri mezzi, è invenzione e creatività, è affidabilità, è costanza, è sopportazione, è responsabilità, è frustrazione, è emarginazione, è difficoltà, è solitudine, è mediazione, è flessibilità, è conoscenza, è conoscenze. E’ sfida. E’ tantissimo altro ancora .... Oggi a Verona, con la partecipazione di quasi cento delegati in rappresentanza di 43 province e dei consiglieri nazionali Ania Lopez e Nicola Monda, sono state approfondite le criticità del lavoro libero-professionale, del lavoro dipendente, del fenomeno delle “partite iva”, dei rapporti committente-professionista, dei rapporti professionista-professionista, di un apparato normativo ipertrofico. Abbiamo condiviso l’opportunità dell’obbligatorietà del disciplinare in forma scritta. Sollecitazioni importanti sulle criticità legate alla normativa, ai requisiti, alla possibilità dei giovani di intervenire sul mercato dei servizi di ingegneria e architettura nei lavori pubblici sono arrivate dall’officina su giovani e mercato dei LL.PP. L’osservatorio del network, sempre sul tema del lavoro contemporaneo, può essere un valore aggiunto a disposizione del centro studi per definire i giusti sondaggi e per stimolarne la partecipazione. Per comprendere come sta cambiando il mondo dell’ingegneria nella nostra società. Certamente tanto è stato fatto e si sta facendo. E occorre impegnarsi per migliorare il modo di lavorare, di produrre idee condivise, di coprogettare. Si parla un sacco di innovazione. L’innovazione oggi deve nutrirsi di partecipazione emotiva dirompente, per portare motivazioni nuove e fresche che la classe politica ed accademica non riescono più a fare (se mai l’hanno fatto in maniera sostenibile e lungimirante) (cito il mio amico nicola pirina). Servono capacità di lettura delle dinamiche della società e dei mercati, managerialità e capacità di comunicazione. Storicamente siamo una categoria di individualisti, poco aperta alla comunicazione. Il tempo è cambiato! La situazione al contorno ha portato e sta portando intraprendenza, spinta sulle capacità e sui sogni collettivi, sul voler fare qualcosa che cambi il nostro tempo. La strada è quella dell’attivazione dell’intelligenza collettiva e, su questo, ognuno di noi deve impegnarsi, deve portare il cambiamento sul proprio territorio, deve fare in modo che il proprio ordine possa divenire uno dei punti di riferimento di quella realtà, un luogo di incontro e confronto vivo, animato e aperto. Incontro. Ecco, l’ordine di Verona ha costruito il luogo fisico e virtuale in cui si incontrano, si sovrappongono, si intersecano le idee dell’ingegneria italiana e non solo. E domani si continua. La mattina ThinkING (idee, talento, coraggio, innovazione raccontati dai giovani ingegneri che stanno facendo il cambiamento nel mondo dell’innovazione). Il pomeriggio le officine del network. E ora avanti con le officine per creare proposte e stimoli per il Consiglio Nazionale e non solo! Come dice un mio “fratello” #avantitutta io dico … #nonneabbiamoabbastanza @dandymassa