Ingegneri: grave mancata modernizzazione nelle Pa

Non si investe nè in capitale umano nè in innovazione

Ingegneri: grave mancata modernizzazione nelle Pa Secondo una ricerca del centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri presentata in occasione della'assise nazionale di Venezia il 60% degli ingegneri che operano come dipendenti pubblici ha indicato che la propria struttura di appartenenza non ha investito né in capitale umano né in innovazione

La Pubblica Ammnistrazione italiana, secondo le più recenti classifiche mondiali, continua ad essere uno dei fanalini di coda per inefficienza delle procedure e nei rapporti con cittadini ed imprese. La mancata modernizzazione, per gli ingegneri italiani, riuniti a congresso a Venezia, costa, e pesa quindi ancora troppo sulle spalle della comunità. Una ricerca del centro Studi del Cni, presentata durante l'assise congressuale in corso a Venezia e risultato di una indagine compiuta tra gli iscritti al consiglio, ha fatto rilevare che il 41% degli ingegneri intervistati indica tra le principali cause della mancata ripresa del Paese la presenza di una PA inefficace.
Oltre il 60% dei 117.000 ingegneri che operano come dipendenti pubblici considera la PA inadeguata ai compiti complessi che in questo momento di crisi il Paese richiede. Quasi il 60% degli ingegneri che operano come dipendenti pubblici ha indicato che la propria struttura di appartenenza non ha investito né in capitale umano né in innovazione negli ultimi anni. Particolarmente debole l’orientamento della PA alle “nuove” tecnologie, come le ICT. Su un campione di 447 amministrazioni analizzate da Banca d’Italia, solo il 10% dispone di piattaforma in grado di dialogare con i cittadini, di svolgere pratiche e di effettuare pagamenti on line; il 50% dispone viceversa solo di un sito istituzionale con informazioni di base per i cittadini e senza nessuna possibilità di interazione (siti monodirezionali).
Tra le principali cause di un carente sviluppo delle ICT nella PA viene segnalata la carenza di personale qualificato. Non è raro che funzioni complesse vengano assegnate a personale con competenze e con curriculum studiorum palesemente inadatti. 
Scarsa appare oggi l’attenzione al ruolo ed alle funzioni che possono essere svolte solo da figure tecniche, come ad esempio gli ingegneri.Per ben l’83% degli ingegneri dipendenti pubblici uno degli aspetti più critici è la presenza di livelli dirigenziali con profilo e competenze non idonee al ruolo specifico e tecnico che rivestono, mentre il 67% lamenta il basso ricorso a figure tecniche, come gli ingegneri, anche là dove questi sarebbero effettivamente necessari. Il 62% ritiene di non disporre di strumentazioni sufficienti per svolgere in modo idoneo le proprie mansioni.

Venezia, 1 ottobre 2015

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Comunicato stampa